Il Regolamento del Comune di Trieste stabilisce che in alcuni casi, la tassa può essere ridotta.
A titolo esemplificativo si riportano i seguenti casi di riduzione:
- abitazioni o i locali che distano più di 300 metri dal più vicino contenitore per la raccolta dei rifiuti
- abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, a condizione che non siano cedute in locazione o in comodato, anche temporaneamente, nel corso dell’anno solare oggetto dell’agevolazione;
- abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano dimora per più di sei mesi all’anno all’estero, non cedute né in locazione o in comodato, anche temporaneamente, nel corso dell’anno solare oggetto dell’agevolazione;
- nel caso di agricoltori, la parte abitativa della costruzione rurale;
- riduzione per compostaggio aerobico individuale (utenze domestiche);
- riduzione per compostaggio aerobico individuale – utenze agricole e vivaistiche (utenze non domestiche);
- locali ed aree scoperte, adibiti ad uso stagionale o non continuativo, ma ricorrente, a condizione che ciò risulti da idonea documentazione (utenze non domestiche);
- locali ove si producono rifiuti speciali (utenze non domestiche);
- avvio al riciclo dei rifiuti urbani (utenze non domestiche);
- avvio al recupero dei rifiuti urbani (utenze non domestiche);
- riduzioni per la cessione di eccedenze alimentari (utenze non domestiche).
Si ricorda che qualora si rendessero applicabili più riduzioni od agevolazioni, la tassa non può comunque essere inferiore al 40 per cento della tariffa comprensiva sia della parte fissa che della parte variabile.
Riduzioni per la cessione di eccedenze alimentari da parte di utenze non domestiche
Articolo 16 – Riduzioni per la cessione di eccedenze alimentari da parte di utenze non
domestiche
Alle utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere che producono o distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito cedono annualmente i quantitativi di eccedenze alimentari sotto indicati ad associazioni assistenziali o di volontariato iscritte regolarmente negli elenchi o registri pubblici ai fini della distribuzione ai soggetti bisognosi ovvero per l’alimentazione animale.